Ciao amiciciiiiiiiiiii ! ! !
Ieri sera mi avventurai nuovamente per le strade della Francia al fine di accrescere la mia cultura e allargare le mie conoscenZe , partecipando a una conferenZa very interesting , sulla gestione pratica delle ferite nel cavallo ( questo sconosciuto ) ( coloro i quali abbiano frequentato la facoltà di Medicina Veterinaria di paVma mi capiranno . . . ) . In piu' , sul programma della conferenZa ( di cui mi ero accuratamente munito con largo anticipo ) c'era scritto che si sarebbe mangiato aggrattis . Bene , si parte allora !
Il primo piccolo problemino è tutto ciò si svolgeva a Nancy . . . che è a circa 200 km da Faverney . . . Sulla cartina che vi propongo qui in basso non sembra un viaggio cataclismatico , ma bisogna tener conto che non c'è neanche un metro di autostrada nel tragitto tra le due suddette ridenti cittadine . Ma va bene uguale , noi ( io e Renata ) non ci spaventiamo per cosi' poco .
E cosi' , con la mia bella valigetta piena di buona volontà , partii dunque alla volta di Nancy , questo posto sconosciuto . Tra l'altro a detta di tutti è una città molto bella , quindi ( essendo partito di buon'ora ) mi dissi che ne avrei anche approfittato per fare un giretto e godermi le bellezze architettoniche di questo dentro storico cosi' rinomato . Ma non sapevo quali sorprese mi avrebbe riservato il viaggio . . .
Il primo momento di sbigottimento fu quando incontrai un cartello che diceva ( francofonicamente ) "Benvenuti nel dipartimento Meurthe-et-Moselle" . . . "MEURTHE-ET-MOSELLE" ? ! ? ! ? ! Che se lo leggi veloce sembra che dici "mortadella" . . . Ma va be' , come si dice , paese che vai , salumi che trovi . . .
Il secondo momento di sbigottimento ( caratterizzato da una certa sfumatura di incazzatura atomica ) sopravvenne nel momento in cui varcai la soglia di Nancy , e mi accorsi quasi subito che è il paese in cui sono stati inventati i semafori . Infatti , per rendere omaggio al signor Semàphor , l'inventore del semaforo , sono stati eretti migliaia di esemplari di semafori , disseminati un po' dapperutto nella città , e piazzati strategicamente in OGNI ( e dico OGNI ) sacrosanto incrocio . . . ovviamente , per meglio apprezzare la bellezza di queste opere maestose , i suddetti semafori sono tarati in modo tale che ogni due incroci che passi , ne trovi almeno uno rosso , cosi' ti fermi un momento a guardare il monumento , a goderti un momento di traquillità , e ovviamente a smadonnare perché per fare 300 metri ci hai messo 300 minuti . Per tutti coloro ( spt Michi ) che andando a Saragozza ( o Zaragoza che dir si voglia . . . ) si sono incazzati al volante : guardate che colui che in terra spagnola progetto' i semafori piazzati in mezzo alle rotonde , è un dilettante in confronto al tipo che ha concepito la città di Nancy . . .

Tra l'altro , ben presto mi accorsi anche che Nancy dette i natali anche all'inventore dei sensi unici . . . ma non rientriamo nei dettagli , che solo se ci penso mi incazzo come Gioele Dix a Zelig quando fa gli sketch dell'automobilista .
Fatto sta che parcheggiai la mia simpatica autovettura , dopodiché mi incamminai alla ricerca del posto dove si svolgeva la conferenZa . Ovviamente era in pienissimo centro storico , dove era impossibile trovare parcheggio , quindi mi rassegnai a vagare pedibus calcantibus fino alla meta . Come potete ben immaginare , il bistrot che dovevo raggiungere è il piu' inculato della città . . . Ma io , che ( ingenuamente ) confido nella gente ( anche gli sconosciuti ) , mi feci coraggio e domandai a diversi passanti di indicarmi gentilmente la strada per arrivare a detinazione , sfoggiando il depliant della conferenZa , su cui c'era scritto l'indirizzo . Finché non incontrai un signore molto simpatico , che mi propose di accompagnarmi in macchina fino alla strada che dovevo raggiungere ( la cosiddetta "via San Giuliano" ) . Montai nella sua Alfa 147 ( che invidia . . . ) con un sorriso pregno di riconoscenza , ringraziandolo a piu' riprese . A un certo punto mi disse di scendere , e mi indico' la via . Lo ringrazia per l'ennesima volta , mi incamminai fiducioso , finché non lessi il nome della strada che mi indico' . . . "via San Giovanni" .
. . .
E MENO MALE CHE C'ERA SCRITTO SU QUEL CAZZO DI DEPLIANT IL NOME DELLA STRADA ! SENNO' SE GLIELO CHIEDEVO A VOCE , DOVE MI PORTAVA , A "VIA DI INCULO-AI-LUPI-LANDIA" ? ? ? ? ? ?
Non penso ci sia bisogno di precisare che ero già in ritardo mostruoso . Fortunatamente , a detta di un altro gentile passante ( che stavolta guardai di traverso ) , "via San Giuliano" non distava poi molto . Una decina di minuti a piedi . Cosi' , infilai un passo dietro l'altro , al ritmo delle due sole parole che mi passavano per la testa : Pessimismo E Fastidio ( sacrosanto PEF ! ! ! )
Arrivai finalmente , con solo tre quarti d'ora di ritardo . Fortunatamente , nel mondo dei veterinari la puntualità è un concetto semi-sconosciuto , indipercui arrivai giusto in tempo per l'aperitivo pre-conferenza . Il rappresentante della casa farmaceutica che sponsorizzava la conferenZa ci riservo' una calorosa accoglienza , e ci distribui' gli opuscoli con il programma dettagliato della serata . . .

La cosa buffa è che . . . ci accomodammo non in una tipica sala simi-aulaMagna , bensi' attorno a una tavola imbandita , apparecchiata con tanto di posate , cestini con il pane , bottiglie di vino , acqua etc etc . . . Fu allora che ci fu svelato il trucco : Intervet ( la casa farmaceutica ) si è detta che di solito questo tipo di conferenZe fa un po' cagare perché sono organizzate all'ora di cena , solo che alle 9 iniziano le esposizioni , poi si va a mangiare minimo alle 11 . . . Allora hanno sperimentato un nuovo metodo : la cena non dopo la conferenZa , ma DURANTE . . . Cosi' , un tizio ci ha mostrato una presentaZione power point , poi abbiamo preso l'antipasto , poi presentaZione , poi piatto principale , poi presentaZione , poi dessert , poi presentaZione , poi tutti a casa .
La cena è stata ottima , purtroppo non saprei ridire i nomi dei piatti prelibati che ci hanno servito ; vi basti sapere che l'antipasto era molto formaggioso , il piatto principale era un pesce accompagnato da tagliatelle alla crema di non-so-cosa ( pesce e tagliatelle ? mah . . . Pero' era bbbUono ), e il dessert era cioccolatoso e squisito . La conferenza , dal canto suo , è stata molto carina , e abbiamo avuto modo di scoprire un paio di astuzie per fare degli ottimi bendaggi sui cavalli , nonché un paio di strategie innovative di antiobiotico-terapia . Ovviamente come al solito non ho socializzato con nessuno . . .
Da segnalare almeno tre episodi esilaranti : il tipo seduto alla mia destra che ha tirato un paio di rutti abbastanza importanti ( seppur discreti ) , le tagliatelle , e il dessert del tipo seduto alla mia sinistra . I rutti si commentano da soli . Le tagliatelle , perché sono stato l'unico a non affettarli con coltello e forchetta . Il dessert del tipo a sinistra , perché in pratica lui non aveva piu' fame , e non voleva mangiarlo , per la gioia della sua fidanZata che lo aveva adocchiato e se lo voleva pappare lei ; allora io molto simpaticamente ( alla Ivo-buonista-del-cazzo ) dissi al tipo "ehi , guardi che dovrebbe almeno assaggiarlo , è davvero molto buono!" . . . Fu cosi' che il tipo assaggio' , gradi' , mi ringrazio' , e lo divoro' . Tutto . Non dimentichero' mai lo sguardo assassino che mi rivolse la sua fidanZata , per averla privata del bis di dessert . . .
A presto amiciciiiiiiiiiii ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !